venerdì 24 aprile 2015

Un nuovo 25 Aprile

Ha ancora senso, nel 2015, festeggiare il 25 Aprile? Ha ancora senso, ai giorni nostri, ricordare la liberazione dal regime fascista? La risposta è decisamente "si" e lo è, secondo me, per tre motivi fondamentali.
Il primo motivo ha a che fare con la nostra identità. Noi, infatti, abbiamo bisogno di tutte le commemorazioni che ci ricordano cosa significa essere italiani. Sono un promemoria della nostra identità, ci ricordano la nostra storia. Quindi ben vengano 25 Aprile e 2 Giugno perché sono le nostre festività civili che, con i loro riti (esistono riti e celebrazioni cilvili che hanno una bellezza che solo un antidemocratico non capirebbe), ci rammentano da dove veniamo e dove dobbiamo andare.

martedì 21 aprile 2015

Matrimonio

È nascere e morire.
È rumore e silenzio.
È melodia e fracasso.
È pieno e vuoto.
È bianco e nero.
È tenero e duro.
È solido e liquido.
È caldo e freddo.
È luce e buio.
È giorno e notte.
È sole e luna.
È dolce e amaro.
È salato e insipido.
È profumato e inodore.
È gioia e tristezza.
È tutto e nulla.
È amico e nemico.
È Paradiso e Inferno.
È uomo e donna.

venerdì 17 aprile 2015

Il seduttore


Dietro a lusinghe lucenti
si nasconde il principe.
Invita tutti noi
a feste distraenti.
Ci seduce con luci
che ombre si nascondono.
Avvolgerci, vuole,
nel suo lungo mantello.
Veleggiare, vuole,
con noi oltre gli abissi.
Opera con astuzia
nascosta alla superficie.
Legge i nostri desideri,
li manipola per rapirci.
Ostacola con maestria
il nostro cammino.
La nostra vita lui vuole
per condurci, con sua gioia,
dove carità non c'è.

giovedì 16 aprile 2015

Caro amico dialogante

Caro amico dialogante,
ti scrivo per chiederti consiglio. Te lo chiedo con il cuore in mano e con la mente aperta. Giuro che non ti annoierò, scriverò solo qualche riga, solo due quesiti, di natura diversa, che da un po’ di tempo volevo porti. Perdonami se te li pongo qui e se li metto insieme ma ti prego di prendermi in considerazione e rispondermi.
Mi spieghi come si può dialogare con chi mi vuole morto perché sono cristiano? Con chi vuole ammazzarmi perché ho un credo diverso dal suo? Tu mi dici di porgere l’altra guancia a chi mi vorrebbe staccare la testa dal collo. Ti chiedo di rassicurarmi che il dialogo che cerchi con loro è sui temi della pace e del rispetto e che nella libertà del dialogo posso anche oppormi chi mi vuole uccidere.

martedì 14 aprile 2015

Mentite morti

Storia raccontata con bugie:
Nascondendo la verità,
tacendo la verità,
mascherando la verità,
manipolando la verità.
Urla di dolore
salgono da innocenti morti
causate da vigliacchi assassini.
Strade insanguinate,
Cristo di nuovo in croce.
Depredati di tutto,
costretti a lunghe marce.
Noi non taceremo,
noi non sigilleremo
in un stanza asettica
il dolore che ancora,
con forza, gridate.
Non vendetta,
non altre morti.
Soltanto la verità (che custodite),
quella aspettate:
ascoltarla, finalmente, dai figli
di chi brutalmente vi ha uccisi.

venerdì 10 aprile 2015

Ad hoc institutis

Ergere i nostri spiriti
lasciando i piccoli a distruggersi.
Dita che indicano,
mani che non amano.
Uomini dobbiamo crescere
non lasciare in un limbo
creature da edificare,
fortificare e forgiare.
Attendere i loro tempi
senza pretesa di modellarli.
Restare fedeli alla loro natura
non già formata.
Ergere i loro spiriti
senza farne esempio per noi.

mercoledì 8 aprile 2015

I nostri sepolcri


Continuano a crocifiggere Gesù. Continuano a crocifiggerlo perseguitando i cristiani e il cristianesimo. Continuano a crocifiggere Gesù ogni volta che crocifiggono noi cristiani.
Ci crocifiggono quando ci ammazzano, quando tanti fratelli lontani perdono la vita per testimoniare la bellezza della vita in Cristo. Quando amorevolmente pongono l’altra guancia ma, nel contempo, cercano la giustizia.
Ci crocifiggono quando ci offendono, quando vogliono farci tacere. Ci crocifiggono quando diciamo che la vita è sacra dal concepimento alla morte naturale; quando osiamo anche solo pensare che l’aborto è un omicidio e l’eutanasia una forzatura. 
Ci crocifiggono quando affermiamo che uomini e donne non sono uguali, che la natura ci ha creati diversi e che questa diversità si ripercuote anche sui ruoli sociali; quando vogliono castrare psicologicamente il maschio perché esserlo “potrebbe essere pericoloso”.

sabato 4 aprile 2015

Pasqua: la sicurezza della resurrezione


Alleluja!
Alleluja!
Segno di speranza:
risalito dagli inferi
e noi con te in momenti bui.
La croce altro non è
che provvisoria collocazione.
Luce alla fine,
bianche vesti ci aspettano.
Nei momenti di dolore
la nostra speranza,
in questo giorno di luce vera,
possiamo riporre.
Gioia vera, dolce letizia.
Noi pronti a testimoniarla
con le parole,
con la vita.
La morte non ci appartiene,
la vita, quella eterna,
è l'obiettivo.
Sicuri noi siamo
di questa speranza.




Sabato Santo: il silenzio

Silenzio regna sul mondo.
Tutto è compiuto:
la pietra è stata rotolata.
Buio nel sepolcro
e nei cuori di chi ti ama.
Memoria per noi
attenti sempre a cose vane,
amanti del futuro inesistente.
Attenti a tante parole
spesso futili
armi in mani nostre.
Questo è il momento
dell'attimo presente.
Questo è il momento
della riflessione.
Questo è il momento
della speranza persa
e dell'inconsapevole attesa.

venerdì 3 aprile 2015

Venerdì Santo: contro i deliri di onnipotenza


Ci sono momenti, nella vita, in cui si è in difficoltà, in cui sembra non ci sia una via d’uscita. Sono i momenti della “croce”. A chi non è capitato? Io li ricordo tutti: la morte di mia madre, la diagnosi della Sclerosi Multipla e anche alcuni meno gravi. Sarà che sono ancora relativamente giovane e, quindi, questi momenti sono stati pochi. Li ricordo benissimo e rammento anche il modo con il quale volevo affrontarli: da solo.
Il problema fondamentale è che, spesso, siamo sopraffatti da un delirio di onnipotenza, una forma di egoismo che ci spinge a credere che possiamo affrontare le cose da soli. Errore gravissimo! Noi non siamo fatti per essere soli, non siamo stati creati per affrontare le nostre difficoltà da soli, Dio non vuole che le nostre croci siano portate con le nostre sole forze. Anche Gesù, ad un certo punto, ha avuto bisogno di un certo Simone di Cirene per portare la sua croce. Quindi, se Gesù ha accettato un aiuto, perché dovremmo negarci questo “sollievo”? Il cammino è lungo, la croce è pesante ma il buon Dio ci mette sempre accanto un fratello che è disposto ad accompagnarci, ad alleggerire il peso degli eventi di dolore che ci capitano.

giovedì 2 aprile 2015

Giovedì Santo: siamo fatti per amare


“Fate questo in memoria di me”. Oggi, per ovvie ragioni, pensavo a queste parole che rammentano Gesù, il Cristo, che si abbassa a lavare i piedi ai suoi discepoli, Giuda compreso. Con questo gesto Egli mi ricorda che io sono fatto per amare (nonostante me, canterebbe Nek) anche se questo amore comporta un grosso gesto di umiltà. 
“Fate questo in memoria di me”. Queste parole ricordano anche quello che è il fulcro della vita cristiana: l’istituzione dell’Eucaristia. Gesù ci ricorda che quando abbiamo bisogno di Lui (ma non solo in questo caso… non sarebbe carino se lo considerassimo solo nell’esigenza) lo possiamo trovare in un pezzo di pane.