Carissimi vi prego, non modificate il messaggio cristiano a vostro piacimento. Questo è un monito per tutti, anche per me. Non tessiamoci, con il Vangelo, un vestito a nostra misura. Sappiamo bene che il Vangelo non è comodo e che, spesso, può andarci stretto. Tuttavia, possiamo trovarlo anche largo, quindi, riempiamo gli spazi vuoti con quello che ci piace. Questo è uno sfogo verso tutti i cristiani che in questi giorni, dopo la sentenza della Corte Costituzionale statunitense in materia di matrimoni gay, stanno esultando e non chiamatemi omofobo.
Sono stato educato, sin da piccolo, ad avere rispetto per tutti prescindendo anche dall'orientamento sessuale. Ricordo la delicatezza con la quale mia madre mi spiegava il significato della canzone Pierre dei Pooh che parlava delle difficoltà di un omosessuale; ricordo mio padre a telefono che cercava di rincuorare un nostro amico di famiglia che era stato lasciato dal suo fidanzato. Sono stato educato così e non rinnego una virgola di questi insegnamenti.