lunedì 28 settembre 2015

Cronaca di una mattina

Vivere a Roma è un'impresa, una dura impresa. Chi dice che questa città è vivibile o che le cose stiano migliorando (sindaco compreso) vive in un'altra città, in una Roma capitale di un'Italia che si trova in un universo parallelo. Lo sapevo già da qualche tempo ma stamattina ne ho avuto la conferma.
In genere, almeno per me, di mattina l'odore che piace sentire per casa è quello del caffè. Quell'aroma già dà la carica prima di assaggiare la nera bevanda. Stamattina no, l'odore che permeava casa mia era una strana puzza della quale sono state subito incolpate le mie scarpe. Le povere, almeno stavolta, erano innocenti ma, vittime della "scarpofobia" di mia moglie, sono andate in castigo. Tuttavia, la puzza continuava e ci siamo resi conto che veniva dall'esterno. Una puzza di fogna rallegrava i nasi di tutto il quartiere di Rebibbia fino alla metro di Ponte Mammolo. Che cosa bella uscire di casa con questa puzza e andare a prendere la metro. Sì, oggi ho deciso di usare i mezzi pubblici.
Come impegno, stamattina, avevo solo una riunione alle 9:00 e ho lasciato la macchina a mia moglie. Ho promesso di morire per lei e gliela cedo volentieri. Prendo la metro per arrivare a Battistini ma, arrivato a Termini, una vocina annuncia che la linea è bloccata per guasto. Esco dalla stazione, insieme ad un fiume di gente, per prendere un autobus o per prendere la navetta sostitutiva. Alla fine sono arrivato alla riunione alle 10:20. Menomale che al ritorno avevo un passaggio.
Purtroppo questi non sono avvenimenti rari. Ogni sera la puzza di fogna riempie il mio quartiere e spesso la metropolitana si ferma per guasti o per vari disservizi. Questa città è la degna capitale della nostra amata nazione, sembra che tutti i mali vi siano concentrati. Noi intanto aspettiamo tempi migliori e speriamo ma non dobbiamo dimenticare che il cambiamento viene da noi.

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