venerdì 30 ottobre 2015

Buongiorno signora. Buonasera signora

Con un po’ di fatica varcai l’ingresso dell’ufficio postale. L’operazione richiese più manovre del solito a causa di una zingara che quella mattina aveva deciso di chiedere l’elemosina proprio sulla rampa che dovevo utilizzare. Buongiorno signora, buonasera signora. Parlava con me, forse, oppure mi trovavo ad essere un casuale bersaglio di quelle parole lanciate nel vuoto infinite volte. La guardai distrattamente, ma ancor prima della sua figura mi raggiunse l’odore aspro di un corpo che probabilmente non vedeva acqua da giorni. Mi entrò dritto nel naso, che quasi d’istinto trattenne il respiro. Mi affrettai ad allontanarmi mentre il suo piattino di plastica mi precedeva facendomi strada. Dando un colpetto a destra e uno a sinistra con la mia sedia a rotelle sulla porta scorrevole un po’ troppo stretta, mi ritrovai dentro. Lanciai un’occhiata all’unico sportello basso della stanza per accertarmi che l’impiegato fosse al suo posto, poi staccai il numero dal distributore e mi fermai in un angolo aspettando pazientemente il mio turno.

martedì 27 ottobre 2015

La filastrocca dell'albero

Questa è la filastrocca
che oggi esce dalla bocca.

Un albero tutto verde
in autunno le foglie perde.
La pioggia lo bagna
e ai suoi piedi puoi trovar castagna.

In inverno la neve scende
e dai suoi rami marroni pende.
Bianca, soffice e gelata
lascia la creatura abbandonata.

Poi la dolce stagione
fiori e foglie sui rami pone.
Colora l'allegria
e sparisce ogni fobia.

Arriva la bella estate
e i suoi bei frutti voi mangiate.
Attesi e tanto buoni
gialli, rossi e arancioni.

domenica 25 ottobre 2015

Dignità


Nere. Non ho mai visto delle unghie così nere. Nella parte superiore qualche piccola chiazza di cellule morte spunta qua e la tra ciò che resta di uno smalto scuro di certo poco salutare. La parte inferiore che finisce a contatto con il polpastrello è ormai solo un contenitore di terra e un ricettacolo di germi. Nere e deformate. D’altronde le unghie in questione non sono meno chiare di tutto il resto del corpo. Non riesco a distinguere il colore della carnagione poiché tutte le porzioni di pelle visibili sono ricoperte da uno strato fuligginoso di materia non ben definita. La pelle non visibile è nascosta da una magliettina di cotone che alle origini doveva essere stata arancione, e da una gonna di jeans diventato col tempo marrone invece che blu.
La vivace proprietaria delle suddette unghie è una bimba di circa sei anni che continua a saltellare nel posto davanti al mio, stuzzicando pervicacemente la sorellina minore seduta in braccio alla madre. Quest’ultima appare leggermente meno caliginosa delle figlie, pur tuttavia mostrando un evidente ricrescita nera tra i capelli, dalla quale parte un biondo paglierino che cade lungo le spalle. Vestita allo stesso modo della figlia, calza un paio di sandali di qualche numero più grande del suo. Come mi è capitato spesso di vedere in altre donne, anche lei porta tutta la sua roba raccolta dentro un grande foulard legato a sacco e, mestamente appeso alla spalla sinistra, è lasciato cadere fino al fianco destro. Penso che sia una donna giovane, anche se il volto segnato la fa apparire più grande di quanto sia in realtà.

giovedì 22 ottobre 2015

Mad Max: the road of redemption

Devo essere sincero ma non ero convinto se vedere questo film. Mi mi stavo lasciando trasportare dal "non sarà come quelli di Mel Gibson". Fortunatamente questa mia reticenza è stata vinta dalla voglia di vedere un film tutto sangue e muscoli. Questo mio desiderio, prevalendo sul buon senso, mi ha spinto a vedere un bel film nel quale, oltre alla presenza di inseguimenti e sparatorie, l'azione è ricca di un messaggio di redenzione che di questo film (il quarto della serie di Mad Max) ne è il filo conduttore.
I personaggi di questa pellicola, infatti, cercano la redenzione da un passato travagliato, violento e lo fanno portando in salvo qualcuno che viene considerato un oggetto da Immortan Joe, il prepotente di turno che grazie al suo esercito di folli (i figli della guerra) tiene sotto scacco una cittadina di disperati.

venerdì 16 ottobre 2015

Addio mia bella Napoli

È la prima volta che ospito sul mio blog un pezzo tratto da un libro. Lo faccio perché queste sono parole d’amore versate su Napoli. Queste parole sono tratte dal racconto de Lo mercante contenuto ne Lo cunto de li cunti di Gian Battista Basile e le recita il figlio del mercante Alessandrio quando è costretto a lasciare la sua amata città. Parole che in un certo senso avevo nel cuore quando mi sono trasferito in un’altra città. Queste parole, naturalmente, sono in napoletano e in seguito ho inserito una traduzione (alcune non le capisco nemmeno io).

giovedì 15 ottobre 2015

Buoni a parole

Buoni a vomitare odio
in catini che non si vuotano.
Buoni a stringere armi dialettiche
su giornali che sporchi bruciano.
Buoni a calzare sandali
che finti buonismi vi regalano.
Buoni a schiaffeggiare l'Amore
che nella Giustizia vuole vivere.
Buoni a flagellare la Verità
che lotta per sopravvivere.
Buoni a parole
che nei fatti vengono smentite.

martedì 13 ottobre 2015

Sam Gamgee: l’umiltà esaltata

Ritorno a scrivere de Il Signore degli Anelli. In particolare vorrei scrivere qualcosa su uno dei personaggi che da sempre mi ha affascinato del romanzo di Tolkien: Sam Gamgee. Giardiniere di Frodo, lo accompagnerà durante il suo viaggio. 
Un personaggio particolare perché la sua partecipazione al viaggio di Frodo è stata forzata da Gandalf che lo scopre a spiare i discorsi tra lui e Il suo "Padron" sul destino dell'Anello del potere. Tuttavia, sarà lui che, anche non sapendo nuotare si tuffa nelle acque del fiume Anduin per seguire Frodo; sarà lui che libererà "Padron Frodo" dalle grinfie di Schelob, il perfido ragno affamato di carne umana; sarà lui che permetterà a Frodo di arrivare in cima al monte Fato. Sarà la voce della coscienza del giovane Baggins, colui che gli darà la forza di andare avanti. Questo personaggio mi piace perché impersona la vera amicizia: non quella che asseconda tutto, che cerca di capire facendo finta di fare del bene ma quella che fa la verità anche se questa può ferire. Impersona l'amicizia che protegge, anche con la spada, il proprio amico. Sam è l'amico che è pronto a dare la vita per il suo compagno di viaggio (“nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” - Gv 15,13).

venerdì 9 ottobre 2015

Il Vangelo ne Il Signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli non è stato scritto, a detta di Tolkien, per essere un libro religioso. Egli ha propriamente tagliato ogni riferimento alla religione presente nel volume (a parte un paio di eccezioni). Tuttavia, il romanzo dello scrittore, nato in Sudafrica e cresciuto in Inghilterra, è permeato di significato religioso. Lo stesso Tolkien afferma, in una lettera, che “l’elemento religioso è radicato nella storia e nel simbolismo del libro” ed è radicato perché è lo stesso autore ad esserne pregno. È da questo concetto che prende spunto il libro L’Anello e la Croce di Andrea Monda, giornalista e insegnante di religione al liceo. Per Monda il libro è ricco di aspetti religiosi. Egli individua alcuni punti chiave dove questi sono esternati. Voglio, tuttavia, soffermarmi su tre aspetti perché sono quelli che mi hanno fatto riflettere sul mio modo di essere cristiano.
Per primo c’è la santificazione del piccolo, di quello che, fino al momento dell’inizio del romanzo, è stato insignificante durante la storia della Terra di Mezzo (ad eccezione di Bilbo Baggins): gli hobbit. Questi “mezziuomini” sono l’esempio di come l’umiltà viene premiata. Saranno proprio Frodo, Sam, Pipino e Merry a salvare il mondo dalla minaccia di Sauron. Ognuno con la sua parte e ognuno al suo posto. È l’umiltà di questo popolo che permette a Frodo (nonostante la sua caduta finale) il compimento della missione: la distruzione dell’anello. È la sua umiltà che lo fa resistere al potere dell’anello. Cosa che non riesce e non potranno fare i grandi uomini.

mercoledì 7 ottobre 2015

I LEGO e le regole

Per il mio compleanno mia moglie è riuscita a realizzare un sogno che avevo da tempo: possedere una Ferrari. Ora ne ho una, montata con i LEGO ma ce l'ho. Mi è costato tempo montare quei mille pezzetti di mattoncini, tubicini e asticelle ma alla fine ce l'ho fatta. Ci vuole una pazienza incredibile.
LEGO sono i mattoncini per costruzioni più venduti al mondo. Ce ne sono per bambini di tutte le età ma anche per adulti. Chi non ci crede può andare a visitare il sito LEGO per rendersene conto. Sono proprio queste costruzioni per adulti (come la mia Ferrari F40) che sono complicate da montare. A differenza dei mattoncini liberi, con i quali ogni bambino può dare spazio alla propria fantasia costruendo qualsiasi cosa con qualsiasi forma, questi hanno delle regole da seguire. La scatola da in dotazione un manuale per il montaggio, un insieme di regole che aiutano ogni mortale a terminare l'opera di costruzione.
Sono queste le confezioni che preferisco: l'idea che da quei pezzettini possa uscire un modellino di Ferrari (per esempio) mi elettrizza. Ma questo avviene solo se segui le regole.