mercoledì 25 novembre 2015

Amica mia

Amica mia
che eri in corsia
voglio gridare il tuo nome
tra le mura di quest'ospedale,
edificio ora solo immaginato.
Da sola a gioire per piccole vittorie
da sola a soffrire per le tue sconfitte.
Qui ora assente
tornerai tra noi.
Noi ti aspettiamo.
Voglio ancora prenderti in giro
voglio ancora essere preso in giro.
Perdonami se mi preoccupo
e io, a mia volta, ti perdono.
Vorrei abbracciarti
e liberarti da ogni male
ma non dipende dal mio cuore 
che umilmente spera.

venerdì 20 novembre 2015

Il coraggio di vivere

Leggendo Penelope alla guerra, il primo romanzo scritto da Oriana Fallaci, mi sono imbattuto in una pagina che mi ha lasciato riflettere su come sto vivendo dopo i fatti di Parigi.
Giò (Giovanna), la protagonista del libro, incontra a New York, dopo tanti anni, un americano, Richard (Dick), che durante la Seconda Guerra Mondiale fu nascosto dalla sua famiglia. I due si persero di vista ma si rincontrarono, una sera di vent'anni dopo, in un ristorante della Grande Mela. Passarono quella serata in giro per New York e Richard portò Giò sul ferry-boat. È da quel mare "di pece, sotto un cielo di pece, privo di stelle perché le stelle erano ruzzolate sopra la terra, sull'estrema punta dell'isola che si chiama Wall Street" che avviene uno scambio di battute che mi ha lasciato riflettere.

lunedì 16 novembre 2015

Non ho paura

Non mi costringerete in casa
nascosto ai vostri vili attacchi.
Ostentate volontà divina
la quale non v'appartiene.
Negate la Sua bontà,
negate la Sua misericordia.
Ho il coraggio di vivere
e questo non lo ammazzate.
Ostacoli vi pone la mia libertà,
le sue ali non spezzate.
Potete assassinarci i corpi
ma le nostre anime volano
ancorate ai nostri valori,
radicate nelle nostre patrie.
Uniti ci rendete ancor più
la nostra forza sarà ferma.
Renderci schiavi voi volete
ma le vostre catene sono deboli.
Ancora una volta io vi urlo:
non smorzerete le nostre idee!

mercoledì 11 novembre 2015

Che cos'è l'amore?

Che cos'è l'amore? Cosa significa amare la propria moglie (o il proprio marito)? A volte mi faccio questa domanda. La risposta, una volta, l'ho trovata guardando mia moglie che con delicatezza e dedizione preparava, dopo una giornata di lavoro, un dolce che avevo richiesto. Non l'ho preteso, meglio specificarlo che già mi vedo qualche dito inquisitorio puntato su di me che mi descrive come un maschilista (fortunatamente non sono famoso e non avrò mai un gruppo di femministe a protestare sotto casa). Quel gesto gratuito quando lo penso mi rammenta cosa sia l'amore: morire per l'altro.
In questi giorni la domanda "che cos'è l'amore" mi è tornata spesso. Sono due i motivi che mi hanno fatto riflettere su questo. Il primo è stata la notizia che Ambra Angiolini e Francesco Renga si lasciano. Non che la notizia mi sconvolga, riesco a dormire bene la notte. Il fatto che mi lascia perplesso è la motivazione data dall'attrice: "ci allontaniamo per salvare l'amore". Chiedo aiuto: qualcuno mi dica cosa significhi. A me sembra una giustificazione adolescenziale del tipo "ti lascio perché ti amo troppo" (giuro me in passato una ragazza me l'ha detto e pensandoci bene forse anche io l'ho detto). Ai miei occhi questa frase denota un amore immaturo. Non nego che le crisi capitano e che i matrimoni possano andare male, non sto qui, dietro allo schermo del Mac, a giudicare. Proprio perché questo accade che le persone si lasciano ma uno non si lascia per "troppo amore".

domenica 1 novembre 2015

Tutti i santi

Preceduti nella gloria da Colui che vita ha dato.
Tesori hanno scoperto nell'Amore senza fine,
amore hanno trovato in vite denigrate.
Comunione di vita con chi li ha preceduti,
comunione di vita con noi che siam qui.
Indicano la strada a chi si smarrisce,
accolgono con gioia chi li raggiunge.
Saldo il loro cuore in Maestro di Carità.
Hanno purificato il cuore e cattivi istinti,
hanno camminato secondo lo Spirito.
Hanno mangiato il pane che da vita,
hanno ascoltato Parola che da speranza,
hanno praticato azioni beate.
Per queste virtù ora sono consolati;
per la loro dolcezza hanno ereditato terra,
per la loro passione hanno ereditato il cielo.
Sono stati saziati, hanno trovato misericordia.
Vedono Dio e sono chiamati Suoi figli.