sabato 23 gennaio 2016

Famiglia da difendere

Prepariamoci che inizia l'attacco. È spietato, brutale, cattivo e infangante. È l'attacco dei difensori dei cosiddetti nuovi diritti civili. A pochi giorni dalla votazione della Cirinnà (unioni civili e stepchild adoction) e dal Family Day, l'iniziativa popolare del prossimo 30 gennaio, chi difende la famiglia è sotto la gogna di tutti i media nazionali.
In questi giorni chi difende la famiglia, me compreso, si sente apostrofare con offese di ogni tipo da tutta la "intellighenzia" radical chic. Il 30, purtroppo, sarò impegnato con il lavoro ma con la mente (e il cuore) sarò al Circo Massimo. Questa mia adesione, anche se virtuale, mi da diritto di entrare a far parte di coloro che sono definiti medioevali, bigotti e omofobi ma che in realtà non lo sono. 
Non è medioevale chi difende la famiglia, chi, come dicono gli illustrissimi politicamente corretti, è ancorato ad una visione della famiglia tradizionale e lo affermano dimenticando che questa non esiste. La famiglia, infatti, è una sola! Non può essere "tradizionale" o "moderna".
Non sono bigotti coloro che affermano che un bambino ha bisogno di una mamma e un papà perché questo non lo dice solo la religione ma anche la scienza. Sono numerose le ricerche che confermano questo (anche se gli scienziati gay-friendly confermano il contrario). Inoltre, in piazza, il 30, non ci saranno solo gruppi cristiani ma anche ebrei, musulmani e non credenti. In piazza ci saranno tutti gli uomini e donne di buona volontà che vogliono dire basta alla dittatura del pensiero unico.
Infine, non siamo omofobi perché a noi non interessano le tendenze sessuali delle persone e condanniamo ogni forma di violenza e discriminazione su base razziale, religiosa, politica e sessuale. Tuttavia, violenza e discriminazione nulla hanno a che vedere con la pretesa di diritti che civili non sono. 

Nessun commento:

Posta un commento