giovedì 17 marzo 2016

Abitudini limitanti

Il fatto è che noi siamo abitudinari e questo è un problema perché l'abitudine non ci fa mettere in gioco. A me, per esempio, capita spesso che quando le mie abitudine vengono cambiate, anche per futili motivi, vado in crisi. Un po' quando chiudono la strada che faccio sempre per andare a lavoro. Per chi conosce la galleria Giovanni XIII di Roma sa di cosa sto parlando: quel tratto di strada è micidiale. Comunque, quando la chiudono vado in crisi: che faccio? che strada prendo? Fortunatamente ho un senso dell'orientamento elevato e riesco ad uscirne.
Tuttavia, nonostante i limiti causati dalle abitudini, la nostra vita può anche trovare spunti positivi da queste ultime. Le abitudini sono un'aspetto di quelle radici che ci hanno formato, che ci hanno donato un'identità, una storia. 
Le abitudini, però, come ho scritto all'inizio, rischiano di essere come dei paraocchi, sono un po' dei limiti che ci evita di fare una cosa essenziale per la crescita personale: mettersi in discussione. Questi paraocchi limitano i nostri movimenti perché non ci lasciano la libertà di osservare ciò che ci circonda; non ci fanno entrare in empatia con chi ci circonda; limitano lo sguardo misericordioso che deve distinguerci. Portate all'estremo, ci fanno etichettare le persone per quelle che abitualmente ci fanno soffrire e porgono dei limiti al perdono.

Nessun commento:

Posta un commento