venerdì 27 maggio 2016

Ospitare i pellegrini

Un dovere sacro
dinanzi al quale,
con amore di uomini,
non possiamo restar indifferenti;
perché dinanzi a questo
incontriamo il Padre:
è lui che ci fa visita.
Dimenticar non dobbiamo
che tutti peregriniamo
in terra che incontra il Figlio.
Lo Spirito ci aiuta
a riconoscer fratelli,
ad ascoltare fratelli,
ad aprire le nostre stanze
a chi anela un aiuto di figli.
Segno primario di vita,
battito di cuore aperto agli altri,
senza il quale lo spirito muore.


giovedì 26 maggio 2016

Seppellire i defunti

Umana pietà
verso fratelli
che presto o tardi
ci hanno preceduti
in celeste regno.
Accompagnati in sofferenza:
mani strette 
anche a chi ci è stato nemico,
lacrime misericordiose
che bagnano i nostri visi
anche per chi si è battuto contro noi.
Il dolore ci abbraccia
ma intimoriti continuiamo
in non facile compito.
Moderni Tobia
in un mondo che, egoista,
dimentica sorella Morte,
che la relega
in lontano incubo;
che la teme
come nero telo
il quale cala sul sentiero
ma speranza non ci toglie.

mercoledì 18 maggio 2016

Dar da bere agli assetati

Acqua, elemento di vita:
altrimenti non possiamo,
altrimenti non viviamo.
Ancora tanto anelato
da chi arsura condivide
con chi triste,
di questa, ne farebbe a meno.
Attratto dal basso
si dona a tutti,
senza alcuna differenza.
Più dell'oro la sua sostanza
ad averlo ci si sazia
perché dona forza e vita.
Se non deturpato
da insana umanità
lascia trasparire la sua bellezza,
ciò che lo circonda.
Acqua, segno di purezza
e di nuova umanità.

lunedì 16 maggio 2016

Dar da mangiare agli affamati

Se ho fame di pane
Vorrei mangiare.
Bisogno primario
di vita da vivere
e non sopravvivere.
Come me anche il fratello
necessita nel bisogno.
Via per il Paradiso
è aiutarlo con carità.
Invitarlo con amore
al desco che
Provvidenza ha pensato 
e ci ha donato.
La mano tesa
in onesto regalo
che impetuoso apre il Cielo.

venerdì 13 maggio 2016

Vestire gli ignudi

Non è questione di fede
ma umana tensione.
Padri misericordiosi
esempi per i figli.
La tunica doniamo
a chi, con tenera richiesta,
muta e umile,
la richiede per la sua vita.
Faremo a loro con amore
quello che il Figlio,
con esigenza divina,
richiede per sua volontà.
La nostra avarizia è condannata,
non sarà nostro il Regno
ma da basso guarderemo
chi caritatevole ha donato
il mantello che in inverno
riscalda le membra.

giovedì 12 maggio 2016

Cesare e Dio

Ho sempre sostenuto che la commistione tra politica e religione è sempre stata pericolosa, che i partiti religiosi sono un rischio e a che a questi preferisco quelli di ispirazione religiosa. Una cosa è il partito di dio, un'altra un partito che si fa portatore di istanze dottrinali (per esempio i partiti e movimenti che si ispirano alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica). per spiegarmi meglio prenderò come esempio il caso islamico in cui, spesso, c'è la presenza di movimenti e partiti politici di natura religiosa (un esempio sono i Fratelli Musulmani in Egitto).
L’islam, infatti, è anche un sistema politico. Esiste l’Organizzazione della Conferenza Islamica che è costituita da 57 nazioni che si definiscono musulmane. Questo avviene perché nell’Islam non c’è una netta separazione tra politica e religione, dal momento che è quest’ultima che plasma la res publica (cosa pubblica) originando un sistema politico, il cui scopo è di proteggere la umma, applicare la sharia e diffondere la dottrina islamica. È chiaro che tutto questo si traduce in un insieme di obblighi e divieti. Questi interferiscono con la quotidianità ed è per questo che l’Islam è una religione integrale che sfocia, spesso, nel fondamentalismo.

sabato 7 maggio 2016

Fondamentalismo o integralismo?

La domanda che da il titolo a questo post (tratto da un capitolo della mia tesi di laurea magistrale) è molto pressante. Potremmo affermare che diventa insistente soprattutto dopo l'attacco di Al-Queda alle Twin Towers di New York e, per questo motivo, è strettamente legato, nel nostro immaginario, al mondo musulmano.
Il contesto storico nel quale il termine fondamentalismo si afferma, coincide con l’inizio della rivoluzione islamica iraniana e le gesta di alcuni movimenti (Fratelli musulmani per esempio) sia appartenenti al mondo sunnita sia a quello sciita. In questo senso notiamo che il termine non ha una conformità ideologica ma è comune a tutto l’Islam (Zubaida, 2010, pagg. 36-37).
Il termine fondamentalismo viene, spesso, confuso con quello di integralismo, con una versione dell’Islam “ortodossa, scritturale, tradizionale e che nelle sue applicazioni sociali e politiche non sia compromessa in alcun modo con le idee e le condizioni moderne e occidentali” (Zubaida, 2010, pag. 35). Entrambi hanno, ovviamente, significati e valenze diverse. 

giovedì 5 maggio 2016

Zi, zi, zi! Vive, vive, vive!


Il 5 maggio del 1976, la Grecia, credo, abbia visto la più grande manifestazione popolare della sua storia. L'occasione fu data dal funerale di Alexandros Panagùlis. La sua morte, avvenuta 4 giorni prima e con una dinamica ancora oggi misteriosa, lascia senza parole una nazione intera. La gente non ci crede, scende in piazza per gridare il proprio dolore e la propria vergogna verso coloro che erano accusati di averlo fatto morire; la propria rabbia verso un potere democratico che aveva ancora legami con il regime dittatoriale che lo aveva preceduto. Migliaia di persone erano scese in piazza sembrando un corpo unico. Oriana Fallaci (che con il rivoluzionario greco ebbe un'intensa storia d'amore), nel libro Un uomo descrive questo corpo unico con la parola "piovra". La sua descrizione del funerale è spaventosamente geniale, ne riporto le prime intense righe:

mercoledì 4 maggio 2016

La gioia dell'amore

Il giorno dopo l'uscita dell'esortazione Amoris Leatitia di papa Francesco il mondo (cattolico e non) si è spaccato in due: entusiasti e delusi. L'esortazione raccoglie i contributi dei padri sinodali degli ultimi due sinodi sulla famiglia e c'era una grande attesa per essa, che, in verità, era su un solo argomento: l'Eucarestia ai divorziati.
Come scrivevo il mondo si è diviso in entusiasti e delusi. Il primo gruppo è composto da coloro che a tutti i costi hanno voluto trovare nelle parole di Francesco una rivoluzione in materia dottrinale sul matrimonio. Questa attesa è stata smentita dal papa: qualsiasi cosa abbia scritto, anche di quelle che vengono considerate "novità" sono state scritte in riferimento a documenti storici della Chiesa e del suo Catechismo. Nessuna novità, solo una specificazione di quello che è scritto sui tanti documenti sulla famiglia. Quindi, purtroppo per questo primo gruppo, nessuna apertura in materia di matrimoni tra omosessuali, nessuna eccessiva libertà sull'Eucarestia e denuncia di tante pratiche moralmente discutibili per avere figli ("È importante che il bambino si senta atteso. Egli non è un completamento o una soluzione per un'aspirazione personale" scrive il papa al punto 170). Il papa su queste cose è andato giù pesante, ha usato (e non è la prima volta) parole molto più dure del suo predecessore Benedetto XVI.

lunedì 2 maggio 2016

Una poetica ribelle

La morte di Panagùlis fu una morte tragica, causata il primo maggio  del 1976, da un misterioso incidente stradale a Glyfada, la sua città natale, un incidente che ancora oggi è coperto da un velo di mistero.
Sono trascorsi quaranta anni dalla scomparsa dell’intellettuale greco e il dibattito in merito al suo rapporto malsano e drammatico con il potere resta quanto mai aperto. Per alcuni è stato un grande poeta, per altri un martire della libertà, per altri ancora semplicemente un estremista. In seguito alla sua morte è stato etichettato come eroe e la Grecia gli ha conferito numerose onorificenze e intestazioni di vie e piazze. 
Alekos, arrestato e condannato a morte (sentenza capitale che fu tramutata in carcere duro), fu conosciuto a livello internazionale per aver attentato alla vita del colonnello Papadopulos, reggente (in verità dittatore) della Grecia governata da un violento regime militare chiamato "dei colonnelli" (1967-1974). Oltre che per le sue lotte politiche, Panagulis, fu conosciuto anche per le sue poesie. Tutte le sue opere sono imprendiscibilmente legate alle sue esperienze di vita. Mi riferisco in questo senso alle sue due raccolte di poesie, emblemi, insieme alla sua vita, del binomio intellettualità-potere.