mercoledì 23 novembre 2016

Persona al centro

Mi perdoneranno Gennaro Cicchese e Giovanni Chimirri, autori del testo Persona al centro, se provo a scrivere qualche cosa sul libro che hanno pubblicato. Il volume è un manuale di antropologia filosofica e al suo interno sono descritti, con una chiarezza straordinaria, i lineamenti di etica fondamentale.
Tuttavia, voglio partire da tre quesiti che sono sorti durante la lettura del testo e nel quale ho trovato risposta. Inizio dal titolo. Perché la persona è al centro? Perché, in un mondo costellato da tante visioni e strutture del sapere, la persona, intesa come essere razionale, relazionale e come soggetto spirituale incarnato, resta il punto di riferimento per ogni indagine filosofica ponendo le basi metodologiche di una filosofia dell'uomo in rapporto a quella morale. Come scrivono gli autori "si è rilevata la centralità e il valore antropologico della filosofia, cioè il fatto che è una disciplina dell'uomo e per l'uomo" (Persona al centro, pag. 26).
Il secondo quesito è di tipo "disciplinare": perché muoversi sul terreno dell'antropologia filosofica? Perché essa è un pensiero sull'uomo dal valore universale, uno strumento che può essere d'aiuto nel dialogo con l'umanità intera. L'antropologia filosofica, infatti, diventa strumento per la costruzione di un nuovo umanesimo dopo quello illuminista, scientista e laicista (Ibidem, pag. 718). Tuttavia, questo percorso di costruzione non è prerogativa dell'antropologia filosofica: quest'ultima cammina insieme all'etica fondamentale e al pensiero cristiano. Queste tre forme di pensiero, infatti, accompagnano gli autori del testo nella stesura del manuale.

domenica 20 novembre 2016

Pregare Dio per i vivi e per i morti

Parto difficile
se non fatto con il cuore.
Resta aperta la porta
per tanti che incontriamo
e tanti che abbiamo incontrato.
Facciamoci uno con i loro dolori,
giacendo con essi,
amandoli con Verità,
ancorandoli alla realtà.
Praticando con parole
regalate dal Padre;
raccolte dal Figlio;
Esaltate dallo Spirito.

sabato 19 novembre 2016

Sopportare pazientemente le persone moleste

Monito per tanti, monito per me
che impaziente cammino per strade:
sgomito per passare;
scanso fastidiose parole.
Stretta porta non lascia scura via di uscita.
Sbraito ad insistenze;
ad abbracci non richiesti;
a persone non desiderate
in attimi che fuggono
con azioni che sfuggono.
Noi molesti dimentichiamo
di osservare trave dolorosa
che ciechi e fermi ci rende.
Esempio non prendiamo da Padre 
che ama popolo irrispettoso.
Esempio non prendiamo da Figlio
che sofferente porta noi sulla croce:
molesta ci inchioda a vita e Verità
salvando la nostra esistenza.

mercoledì 16 novembre 2016

Perdonare le offese

Stretta di mano chiarificatrice
reciprocità di azioni
che tendono ad unità profonda.
Non è questione numerica:
settanta il sette è sempre poco.
Non è conveniente azione
che ricerca con ombroso velo
una pace difficile da raggiungere.
Catena saldata per unire
anime lontane nel pensiero
ma salde se cercano Verità.
Abbraccio materno
che in seno racchiude volontà divina:
da cuore di uomo spezzato
nasce perdono umano
ma di natura divina;
dal cuore è concepito
per addolcire la nostra vita
in, spesso, amare convivenze.

venerdì 11 novembre 2016

Consolare gli afflitti

Dualità distinta
quella che ci forma.
Corpo e anima
inscindibili ci guidano.
Feriamo essi e cure abbisogniamo.
Di corpo ferite
con amore curiamo.
Fasciare con amore,
con carità medicare.
Anche l'anima si ferisce:
peccati, aridità, tristezze,
desolazione e angustie
lasciano sentore di solitudine
ad anime ritenute forti,
che lamentano al Padre 
le proprie debolezze.
Rinforzo d'amore diventiamo
per chi scoraggiato
àncora di salvezza cerca.

mercoledì 9 novembre 2016

Ammonire i peccatori

Da tanti dimenticata
pratica di salvezza.
Dolce correzione
e non cieco velo
su nostre colpe.
Venduta al Mercato,
comprata da Mammona,
barattata con finta libertà.
La Verità non muore,
instancabile continua a lottare.
Uomini coraggiosi
non vendono la vita
in nome di morale
più dolce alo sguardo
ma amara per l'anima:
non porta frutto;
non ama la persona,
non la guida alla salvezza.

lunedì 7 novembre 2016

Insegnare agli ignoranti

Rapporto dialogico
a volte univoco
trova forte senso in epoca nuova.
Frastornati da informazioni
ubriacati da notizie
perdiamo il senso della scoperta.
Ignoranti noi siamo
perché non vediamo
Verità nascosta nel cuore di Dio
che salva la vita
e amplia la mente.
Troppi falsi maestri vogliono istruirci,
troppi falsi miti vogliono plasmarci.
Approfittano di noi,
paradossi del Vangelo,
che con fede vediamo
la Verità che ci libera,
con amore ascoltiamo
veri maestri di speranza.

sabato 5 novembre 2016

Consigliare i dubbiosi

Come le tue amati sorelle
figlia fedele e di Fede
che, con amore di madre,
ci guida verso gli altri.
Primogenita, tu;
anime dubbiose, noi.
Di fronte ai bivi dei cammini
ci porti e ci guidi.
Certezza della Vita; 
evangelico Sì o No
vuoi che consigliamo.
Scientifico dubbio
portatore di progresso
non vale per cammino divino:
Il dubbio aiuta la ricerca
ma sostegno di Verità
essa richiede
e non a tutti è dato esserlo.
Degno consigliere
è colui che ci indica la stretta via
e non ci lascia spaziare
in larghi viali alberati.

martedì 1 novembre 2016

200 anni di missione

Dal 30 ottobre al 1 novembre si è tenuto a Sacrofano, nei pressi di Roma, il raduno nazionale di tutti coloro che condividono la spiritualità dei Missionari Oblati di Maria Immacolata. Laici e consacrati si sono incontrati insieme per festeggiare i 200 anni di questa bella congregazione fondata nel 1816 da Sant'Eugenio de Mazenod. Non potevo mancare, sono un laico associato al carisma della congregazione e assolutamente volevo esserci ed è stata un'esperienza bella per tre motivi di natura personale: umano, comunitario e spirituale.
Dal punto di vista umano è stato bello rivedere persone  che da tanto non vedevo (l'evento ha coinvolto persone provenienti da tutta Italia). Certo, è stato difficile fermarmi con tutti, eravamo tanti, ma anche una pacca sulla spalla è bastata per sottolineare la bellezza di condividere il cammino insieme; rendersi conto che le nostre distanze sono colmate da Gesù Cristo e che la condivisione dello stesso carisma ci unisce più delle tante parole non dette ma conservate nel cuore.