giovedì 29 dicembre 2016

Vita e gioco

Credo fortemente che il gioco sia una parte essenziale della mia vita. Non lo scrivo perché a 34 anni mi diverto a fotografare, in giro per casa, un omino della LEGO che ha le mie sembianze o perché, ogni tanto, compro un set della stessa marca dell'omino (attività alla quale non mi dedico troppo perché dovrei avere un fondo economico solo per questo). Scrivo dell'importanza del gioco perché è anche tramite questo che riesco a ritagliarmi uno spazio personale e nuovo, uno spazio dove posso rilassarmi e riscoprirmi. Spesso, infatti, l'attività ludica mi fa divagare con la mente nello stesso modo in cui lo fa la lettura di un romanzo e chi mi conosce sa quanto sia importante, per me, leggere.
È per questo che trovo bello e interessante (almeno lo è per me) giocare con mia moglie. Immagino i sorrisetti maliziosi di chi legge questa affermazione. Tuttavia, la malizia è nell'occhio di chi legge e non nella penna di chi scrive (almeno in questo caso). Mi piace giocare con Angelica perché è nello stare insieme nel gioco, nello scherzo o nell'andare a mangiare una pizza (nella mia categoria "gioco" c'è un'insalata di attività) trovo un metodo per saldare il nostro rapporto: se non stiamo insieme nel gioco come possiamo affrontare insieme i momenti di difficoltà che si presentano nella nostra vita matrimoniale?

venerdì 23 dicembre 2016

In risposta a Michela Murgia

Twitter, si sa, è un mezzo riduttivo perché non riesco ad avere una discussione completa: i suoi 140 caratteri mi limitano. Per questo motivo voglio ampliare in questa sede una discussione che ho avuto mercoledì con la scrittrice Michela Murgia a seguito di una sua affermazione su Le Cronache di Narnia. Sembrerebbe, infatti, che la scrittrice abbia sconsigliato regalare l'opera di C.S. Lewis ai ragazzi per il motivo che questa è un'opera didascalica, che traveste una tesi (in questo caso il messaggio cristiano) in libro. Sembra che per la scrittrice, questa, sia un'operazione disonesta. Da lettore di Lewis mi sono quasi sentito in obbligo di porle alcune domande. Condivido, in questa sede, la discussione e quello che realmente penso.

mercoledì 21 dicembre 2016

Arriva Natale... come ogni anno

Ci risiamo! 
Come ogni anno abbiamo tirato fuori dai nostri soppalchi gli addobbi natalizi che abbiamo sistemato con cura nelle nostre case; i negozi illuminano di lucine colorate le nostre strade che diventano allegre e spensierate.
Come ogni anno il cantante di turno fa un bellissimo album con canzoni natalizie. Quest'anno è toccato alla Pausini ma Michael Bublé resta, ormai, un evergreen. Il suo swing natalizio ci accompagnerà fino al 6 gennaio.
Come ogni anno ci stiamo affannando per trovare il regalo giusto che possa far piacere ed emozionare le persone a noi care. Non voglio essere frainteso, è una bella cosa poter pensare in questo modo grazioso i nostri parenti e i nostri amici.
Come ogni anno ci sono le nostre polemiche sul Natale; sulla nostra identità cristiana e occidentale; sulla nostra cultura. Tuttavia, come ogni anno, c'è chi vuole cambiare il senso di questa festa con un colpo di spugna; c'è chi vuole lavarlo con parole che non "offendono".
Come ogni anno siamo qui per ricordare la bellezza di questa festa a chi, volontariamente e brutalmente, ne dimentica il Festeggiato. Purtroppo, noi, come buoi e asini, gli andiamo dietro.

giovedì 15 dicembre 2016

Mamma e Regina

Mamma celeste e mamma nostra,
purissima concepisti divina grazia.
Mamma immacolata, vergine in eterno
resa degna d'amore da dolce Verità.
Mamma dai buoni consigli
ammirata da noi che pace cerchiamo.
Mamma di Colui che ci salva;
di Colui che ci ha creati.
Dal tuo ventre Misericordia nasce.
Ti lodiamo e ti onoriamo
perché la tua prudenza ti rende perfetta.
La tua fede, esempio per noi,
ti rende potente e clemente.
I tuoi occhi rispecchiano divina santità,
per questo Sapienza ti scelse:
dimora fortificata ed eterne.
Dalle tue torri ci difendi dal Nemico.
Oro adorna le tue vesti
e Grazia si riflette su di esse.
In te l'alleanza trova nuovo essere
se passiamo dalla tua celeste porta
che con amore ci porta al Figlio.
Tu regina di un regno

mercoledì 14 dicembre 2016

Maria, porta del cielo

Qualche giorno fa ero a Napoli nel mio quartiere di origine. Approfittando dell'invito ad un matrimonio, io e mia moglie siamo rimasto a casa di mio padre anche per la festa dell'Immacolata. Naturalmente, siamo andati a messa nella parrocchia del rione. La messa era presieduta da un nostro amico e alla fine di questa siamo andati in sagrestia per salutarlo. Qui abbiamo incontrato il parroco che, essendo nuovo, non mi conosce. Lui mi guarda e non mi chiede chi sei, non si presenta ma con nonchalance mi chiede: "Vuoi bene a Maria? Quanto vuoi bene a Maria?"

lunedì 5 dicembre 2016

Salvezza e relazioni

L'uomo, fortunatamente, è un essere sociale. Noi, infatti, siamo al mondo per stare in relazione con gli altri. Da soli non troveremo mai la fonte della nostra salvezza. Lo sapevano bene gli apostoli di Gesù che furono mandati in coppia per annunciare il Vangelo; lo sapevano le prime comunità cristiane che, tra persecuzioni e violenze, trovavano forza in quel Cristo che si manifesta nello stare insieme ("Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" - Mt 18,20). La realtà comunitaria, insomma, è uno dei cardini dell'essere cristiani. Certo, ci sono le eccezioni degli eremiti ma, appunto, sono delle eccezioni ma anche alcuni di loro hanno trovato la necessità di riunirsi in comunità.