venerdì 14 aprile 2017

Le ultime sette parole di Gesù


«Dio mio, Dio mio
perché mi hai abbandonato?»
Strazio di abbandono,
solitudine nel momento difficile
quando la Vita chiede tutto.
Scegli di restare per Alta volontà,
continui ad abbracciarci
con mani sanguinanti.
«Padre, perdona loro
perché non sanno quello che fanno.»
Copri con l'amore
le parole d'odio che ti sono regalate:
gratuitamente le ricevi,
gratuitamente doni parole di speranza.
Il Tuo dolore ci veste
di divina Carità.
«In verità io ti dico:
oggi sarai con me in paradiso.»
Più in basso di questo non potevi.
Simile a noi nel dolore, viso sfigurato
che ti rende irriconoscibile.
I tuoi non riescono, non ti vedono
ma porti con te chi riconosce
la Salvezza che stai soffrendo.
«Donna, ecco tuo figlio.
Figlio, ecco tua madre.»
Doni a noi il primo tabernacolo:
donna che rendi nostra madre,
che ci da speranza allungando,
verso Te, le sue mani candide.
Figli ingrati ci sentiamo
di fronte a celeste avvocata.
«Ho sete.»
Come i bambini un desiderio esprimi,
bisogno vitale del corpo morente.
Aceto ti porgono.
Brucia le labbra e le ferite
ma disseta, per un po',
l'albero che è stato strappato alla terra.
«Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito.»
Ci insegni il coraggio di affidare lo spirito
a chi la Sua Volontà ci è sconosciuta.
Gridi il Suo nome paterno
squarciando il cielo e la terra
affinché il tuo messaggio
possa prima arrivare.
«È compiuto.»
Ti lasci andare
e primordiale Spirito esali.
Nuova creazione assistiamo
che fa germogliare amore dove non c'era.
Raggiunge ognuno di noi,
ci salva se lo riconosciamo.

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