domenica 28 giugno 2015

Il Vangelo su misura

Carissimi vi prego, non modificate il messaggio cristiano a vostro piacimento. Questo è un monito per tutti, anche per me. Non tessiamoci, con il Vangelo, un vestito a nostra misura. Sappiamo bene che il Vangelo non è comodo e che, spesso, può andarci stretto. Tuttavia, possiamo trovarlo anche largo, quindi, riempiamo gli spazi vuoti con quello che ci piace. Questo è uno sfogo verso tutti i cristiani che in questi giorni, dopo la sentenza della Corte Costituzionale statunitense in materia di matrimoni gay, stanno esultando e non chiamatemi omofobo.
Sono stato educato, sin da piccolo, ad avere rispetto per tutti prescindendo anche dall'orientamento sessuale. Ricordo la delicatezza con la quale mia madre mi spiegava il significato della canzone Pierre dei Pooh che parlava delle difficoltà di un omosessuale; ricordo mio padre a telefono che cercava di rincuorare un nostro amico di famiglia che era stato lasciato dal suo fidanzato. Sono stato educato così e non rinnego una virgola di questi insegnamenti.

venerdì 26 giugno 2015

Mammona

Muovi il mondo
i tuoi interessi decretano vite.
Distruggi ciò che non ti accresce,
alimenti ciò che distrugge.
Interessi contro il mondo ami,
interessi per le tasche risalti.
Fine a te stessa sei crudele,
in aiuto agli ultimi puoi aiutare.
Sporchi il mondo,
sporchi le anime.
Crudeltà ti distingue,
ami chi ti serve con dedizione,
ami essere l'unica nel cuore
come amante che distrugge famiglie.

lunedì 22 giugno 2015

Diranno che (in risposta a Giuliano Guzzo)

Oggi voglio condividere la mia risposta ad un post sul blog di Giuliano Guzzo sul Family Day tenuto sabato 20 giugno a piazza San Giovanni a Roma.

Diranno che a noi cosa cambia se venisse approvata una legge sulle unioni civili. A questi rispondo che cambia tutto. Cambia perché questa legge aprirebbe, come è accaduto in Francia (o in Irlanda) al matrimonio omosessuale; cambia perché un bambino ha bisogno di una mamma e di un papà; cambia perché la famiglia è una sola e non lo è la religione o un credo bigotto a dirlo ma il senso logico e naturale della vita. Non mi interessa se ad un maschio piace un altro maschio o se a una femmina un'altra femmina. Fatti loro, "chi sono io per giudicare". Mi interessa tutelare l'istituto familiare da tutti gli attacchi che, dal '68 ad oggi, ne minano l'esistenza.

domenica 14 giugno 2015

Ragazzo in carrozzella

Questa è la filastrocca
narrata con la bocca.
Parla di un ragazzino
che ormai non è più bambino.
Cresce più che mai
ma non combina guai.
Va a scuola tutto il giorno
e ha tanti amici intorno.
Impara cose nuove
con la mente che lo muove.
Un giorno, poi… tutta vita!
Con la classe si va in gita!
Ma la visita non è sempre bella
se vivi su una carrozzella:
se per caso l’autobus è rotto
sotto il sole rischio di restar cotto.
Anche al cinema lo hanno portato
ma dagli amici è stato separato
e quando voleva salutarli
son scappati come tarli.
Questa loro integrazione
ha la forma di un pallone
che balza, rimbalza e saltella
e ricorda che la vita può esser bella
anche per un ragazzo in carrozzella.

lunedì 1 giugno 2015

Pè te

Ciummo scuro e capuzziéllo,
ca scenne 'nguollo.
Uocchi lucenti
ca luceno 'o mare in timpesta.
Cerasa è 'a vocca toja
e latte è 'o surriso.
Mane villutate
m'accarizzano lu core
ca te circa ogni mumentu.
Tu femmena vera
gentile comme nu ciore maje rigalato,
russo comme stu mortacìno
ca maje si stutarrà.
Oro comme 'o marchiu
ca porto 'ngoppa 'o dito.
Tu nun 'o ssaje,
tu nun t'anaddune
ma sta smania de te
è cchiù forte da passione.