Sarà l'anno nuovo che da un mese è iniziato, saranno i cambiamenti lavorativi che stanno accompagnando questo inizio d'anno ma sento che sono chiamato ad una conversione. Una volta ho sentito un vescovo che diceva che la sua era una conversione perenne e che questa sarebbe finita solo con la sua morte. Parole sagge come questa ne ascolto poche. Tuttavia, tralascio quest'aneddoto e torno alla mia conversione.
Sento fortemente che come uomo, marito, fratello, figlio e lavoratore sono chiamato ad un cambiamento su alcuni aspetti, che reputo fondamentali, della vita. Uno di questi è l'ascolto: centro e fulcro di ogni atto comunicativo. Come possiamo comunicare senza ascolto? Come possiamo andare incontro al nostro prossimo senza un ascolto autentico? Come posso capire le lamentele di mia moglie se io, Giovanni, quando parla non abbasso lo smartphone?