venerdì 4 maggio 2018

Pietra angolare di un palazzo "sgarrupato"

Una volta un sacerdote napoletano, p. Antonio Petrone OMI, disse a un gruppo di ragazzi (naturalmente io ero tra loro) che Dio ci ama anche se siamo "sgarrupati" (non ricordo le parole precise ma il senso era questo). Per chi non conoscesse il napoletano, la parola "sgarrupato" indica un edificio che è in decadenza, malmesso e spesso abbandonato da tutti ma che, tuttavia, resta lì, fermo immobile e cadrebbe solo se qualcuno lo abbattesse.
Quante volte mi sento un palazzo sgarrupato, un edificio rigido e decadente. Nonostante tutto, resto fermo, non crollo, perché Dio mi vuole bene a tal punto da mettere il Figlio come "Pietra Angolare" (Mt 21,23) del palazzo della mia vita; da donarsi come essenza del mio restare in piedi. Se Lui non facesse parte della mia vita credo che crollerei e di me non resterebbe che un rudere. Spero di riuscire a riconoscere sempre questo supporto d'amore nella mia vita per potermi donare, a mia volta, come aiuto per gli altri.

2 commenti:

  1. ...e un palazzo sgarrupato, più un altro palazzo sgarrupato... fanno due palazzi sgarrupati... ;)

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    1. Vedo che anche tu conosci la metafora del palazzo sgarrupato 😁

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